La mastoplastica additiva è l’intervento di chirurgia estetica indicato per aumentare il volume e la tonicità del seno, migliorandone la forma e mantenendo l’armonia e la proporzione con il resto del corpo mediante l’utilizzo di protesi mammarie.
Una piccola incisione di circa 4 cm nel contorno inferiore dell’areola è la via d’accesso per l’introduzione della protesi. Si prepara una tasca al di sotto della ghiandola o del muscolo pettorale, a seconda delle necessità. Successivamente il chirurgo procederà con l’inserimento e il posizionamento delle protesi di ultima generazione.
La procedura viene effettuata in anestesia generale, salvo controindicazione dell’anestesista.
A seconda delle caratteristiche anatomiche della paziente, è possibile utilizzare diverse tipologie di protesi che, si distinguono per:
Come capire qual è la protesi migliore? Juneco accompagna le pazienti in un percorso personalizzato. Durante il primo consulto gratuito con il chirurgo plastico, viene studiata una soluzione su misura e grazie alla tecnologia Crisalix è possibile visualizzare in anteprima la simulazione 3D del risultato.
La ripresa della vita quotidiana dopo un intervento di mastoplastica additiva è graduale. Inizialmente, è molto importante osservare un riposo assoluto di almeno due o tre giorni.
Successivamente, a seconda delle attività, è consigliato seguire i seguenti tempi di recupero:
Per una ripresa totale e corretta, è importante sottostare alle indicazioni del chirurgo operante.
Innanzitutto, è importante sottolineare che, come per molti interventi di chirurgia, anche per la mastoplastica è bene prestare attenzione in fase post-operatoria, in modo da favorire la guarigione e la ripresa della vita quotidiana in tempi ridotti.
In particolare, ecco alcune indicazioni:
Il riposo dopo l’intervento di mastoplastica additiva è fondamentale, pertanto è consigliato non alzare pesi per almeno 15 giorni e non fare sforzi eccessivi per le tre o quattro settimane successive all’operazione.
Il dolore post-operatorio è solitamente di entità severa nelle prime 24-48 ore, ma diminuisce progressivamente, risolvendosi entro la prima settimana. Per questo motivo, il chirurgo è solito prescrivere una terapia di antidolorifici in grado di controllare il dolore della paziente fino al totale svanimento.
Solitamente il decorso della cicatrice dovuta all’intervento di mastoplastica additiva prevede che, dalla terza alla sesta settimana si presenti arrossata e pruriginosa, così per tutto il tempo di maturazione che dura all’incirca 6 mesi – 1 anno. Trascorso questo periodo la cicatrice riacquista il colore definitivo, chiaro simile a quello della pelle circostante.
Qualora la cicatrice si trovi in una regione soggetta a forte tensione può non restare sottile e lineare come appena suturata, ma può allargarsi in misura variabile.
Cosa fare in casi di cicatrice visibile dopo la mastoplastica additiva? Il trattamento indicato è il laser che, stimola la produzione di nuovi tessuti, agendo sugli strati superficiali della pelle eliminando quelli vecchi.
A differenza del passato, in cui la durata degli impianti mammari era di circa 8-10 anni, oggi si può dire che il seno rifatto non ha una vera data di scadenza definitiva.
In particolare, l’interno in silicone dalla consistenza più compatta fa sì che, in caso di danneggiamento la sostanza non si disperda all’interno del corpo. E grazie alla struttura esterna più resistente, in assenza di complicazioni, le protesi hanno una vita media di 15-20 anni.
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