La mastoplastica additiva è l’intervento indicato per aumentare il volume e la tonicità del seno mediante l’introduzione di protesi. E’ una procedura semplice, ma le cui numerose sfumature tecniche richiedono un’attenta valutazione di ogni singolo caso. La priorità è rivolta alla realizzazione di un seno “naturale”: ogni donna ha caratteristiche fisiche e tissutali differenti, così come differenti sono le aspettative di ciascuna. La scelta delle protesi, come la tecnica chirurgica, vanno quindi valutate attentamente, perché un seno studiato e realizzato “su misura” è, senza dubbio, un seno più bello e dall’aspetto naturale.
Dal punto di vista estetico, i nuovi profili degli impianti garantiscono un risultato naturale per forma e consistenza, rendendo insospettabile la presenza di una protesi. Le cicatrici dell’intervento sono pressoché invisibili.
Funzionalmente, l’intervento non altera l’integrità della ghiandola, e quindi le possibilità di allattamento.
Indipendentemente dal motivo che spinge una donna alla necessità di cambiare il proprio corpo , la soddisfazione della paziente è uno dei più grandi vantaggi di questa procedura .
L’intervento viene praticato con una piccola incisione di circa 3,5 – 4 cm sia lungo il bordo inferiore dell’areola, sia al livello del solco sotto mammario o nella cavità ascellare. L’incisone scelta non pregiudica il posizionamento della protesi.
La protesi potrà essere impiantata con 3 tecniche principali:
Posizionamento Dual Plane (Parzialmente Retromuscolare): La protesi viene impiantata solo dietro al muscolo grande pettorale senza toccare gli altri muscoli della parete toracica, lasciando quindi la parte inferiore della protesi libera, in posizione Retroghiandolare. Essendo la protesi posizionata per circa il 75% della sua superficie dietro il muscolo, questa tecnica ha tutti i vantaggi di quella Retromuscolare quali la ridotta visibilità dei bordi della protesi, la possibilità di ottenere una forma estremamente naturale sia con protesi anatomiche (a goccia) sia rotonde, e non ultima la facilità di esecuzione di esami diagnostici, come la mammografia. Lasciando il bordo inferiore libero si riesce però ad ottenere una mammella di consistenza molto morbida e che non varia di forma durante le contrazioni del muscolo pettorale. Il decorso post-operatorio inoltre è molto rapido, più simile a quello di una tecnica Retroghiandolare.